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lunedì 3 ottobre 2016

RISOTTO ALL'UVA E SALVIA - gluten free - vegeteriano




E' vero che chi ama la buona cucina ama anche sperimentare piatti nuovi, in questo caso la fonte di ispirazione è stato un giornale della catena Esselunga del geniale Dott. Caprotti che proprio oggi saluta gli affetti terreni per oltrepassare, con i sui 90 anni, il fiume Acheronte.
Ma passiamo a qualche aneddoto della famiglia Grizzly: Essendo di origine lombarda io e Big Mama abbiamo il riso ed il burro che scorre nelle vene ( non parliamo però poi di stipsi e colesterolo alto!), per questo spesso sulla tavola proponiamo , oltre che l' amata polenta, dei bei piatti di risotto fumante.
Molti dei miei amici a tal proposito  conoscono lo scheletro nell'armadio di Papà Grizzly e del suo passato nell'Esercito Italiano, quando ancora era obbligatorio fare un anno di leva in caserme improbabili dove si insegnava il bullismo all'ennesima potenza e la sottimissione senza remore. Beh si dà il caso che Papà Orso sia stato assegnato al servizio mensa , notando alcune "piccole" pecche nei rifornimenti ( tipo carne scaduta degli anni '60 ) con risultato che il rancio dei cadetti era composto da  "cibo da guerra", nel senso che neppure durante la prima e la seconda guerra mondiale nelle trincee poteva essere consumata una roba così putrida, ma il nostro eroe serviva i colonelli ed i ranghi alti...beh lì le cose erano diverse , prodotti di qualità che regolarmente sparivano nei borsoni dei graduati, famiglie che si ingozzavano a spese del cittadino e che avevano la spesa assicurata per tutto il mese.
Diciamo che i cuochi hanno cercato di portare la barca pari....vi parlo di un famosissimo risotto alla milanese servito da Papà Orso alla tavola dei capi , risotto di color  giallo paglierino ma a donare quella sfumatura  non era stato di certo lo zafferano....E mi fermo qui .
Lo hanno mangiato.

Adesso come faccio a proporvi il mio? Su su che questa era una leggenda metropolitana , dimentichiamo il passato e concentriamoci su questo primo che armonizza il salato del parmigiano con la dolcezza dell'uva, spiccando il volo con il sapore deciso della salvia.
Pochi ingredienti e di stagione , farete un figurune !

per 4 persone
INGREDIENTI:
  • 300 gr di riso Vialone Nano o Carnairoli o San'Andrea
  • 300 gr di uva bianca ( preferibilmente senza semi , altrimenti abbiate la pazienza di levarli)
  • 1 scalogno
  • 1 dl di vino bianco secco
  • 1 lt di brodo vegetale
  • 60 gr parmigiano reggiano
  • 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 30 gr di burro per la mantecazione
  • salvia qb fresca o essiccata ( io preferisco il sapore di quella fresca)
PROCEDIMENTO:

Se volete utilizzare del brodo vegetale fatto  da voi dovete versare acqua fredda in una pentola con una cipolla grande mondata, una carota, del sedano ed un pizzico generoso di sale. fate cuocere a fuoco lento dalla bollitura per almeno 40 minuti.
Altrimenti preparatevi un brodo vegetale con un dado biologico senza conservanti e senza grassi aggiunti, di solito uso quello granulare Bio dell'Esselunga.
Spremete con uno schiaccia patate 100 gr di uva, il succo ottenuto lo unirete al vino.
In una casseruola larga versate i due cucchiai di olio evo, scaldate e fate soffriggere a fuoco dolce lo scalogno finemente tritato, fino a che  lo vedrete morbido e quasi traparente.
 
Aggiungete il riso e fate tostare bene continuando a mescolare per un paio di minuti con un cucchiaio di legno.

Unite il vino bianco ed il succo d'uva, fate evaporare, in seguito  aggiungete un paio di mestoli di brodo bollente e lasciate cuocere continuando a mescolare fino a completo assorbimento, procedete in questa maniera per 15 minuti, aggiungendo brodo e lasciandolo tirare continuando a mescolare.
 
A questo punto unite i chicchi d'uva precedentemente tagliati a metà in senso longitudinale, lasciatene una manciata da parte per la decorazione finale, versate l'ultimo mestolo di brodo , mescolate e quando il riso sarà cotto, spegnete il fuoco.
Mantecate aggiungendo il burro a fiocchetti ed il parmigiano grattugiato, mescolate e coprite la casseruola per un paio di minuti.
 
Servire con una una manciata di uva fresca e una spolverata di salvia tritata ( se fresca) o sbriciolata ( se secca) .
Un buon vino bianco come il Greco di Tufo e buon appetito! 

 

martedì 5 luglio 2016

Insalata mediterranea di Burghul - vegana



Oggi io e papà Orso festeggiamo il nostro ottavo anniversario di matrimonio...sembra ieri!! Cara la mia dolce metà voglio dedicarti un pensiero che condivido tutt'oggi e che scrissi tre anni fa.

" Un lustro è già trascorso da quando ci siamo giurati amore eterno di fronte a Dio ed alle persone che amiamo.Ancora oggi rinnovo quella promessa: Angelo Ciari ti amo, amo le nostre rughe, i nostri acciacchi, i nostri sacrifici perchè mi ricordano che ogni piccolo successo della nostra vita assieme è stato l'epilogo naturale di un grande amore che come un buon Brunello ( da buon intenditore :D) migliora con il passare del tempo, ma soprattutto amo il frutto delle nostre anime, quella creatura miracolosa che da 1 anno e 10 mesi riempie di gioia i nostri cuori. Sei mio marito, mio amico, mio amante, mio compagno, mio padre, mio alter ego, mia coscienza, sei la pazienza che non ho , sei il mio rifugio, sei la bontà infinita ...si insomma sei tu!!!"

Ebbene ma torniamo alla mia cucina , anche se il cuore ancora mi batte forte!
Oramai i nostri piatti estivi sono spesso realizzati con riso integrale, cuscus integrale o di farro, pasta fredda non la amiamo molto in casa Grizzly, ma orzo , farro, ed altre granaglie piacciono a tutti, sono sane, gustose e si possono condire in mille modi. Spesso le preparo la sera per il pranzo sulla spiaggia e per il luchbox di Papà Orso, in questo modo si insaporiscono bene.
Oggi vado a  raccontarvi un preparazione semplice, il nome magari lo avete sentito ma mai pronunciato perchè sembra arabo...ed in effetti lo è, insomma mediorientale di certo, stò parlando del  burghul, bulghur, boulghour, boulgour, boulgoul, boulghoul, bulghul, bulgul o bourghoul, insomma avete capito, no?
Ma sì.... quel grano integrale spezzato che si usa per preparare il tabulè o tabbouleh ( il termine Tabbūle deriva dall'arabo levantino). Il significato di questa parola in questa lingua è quello di "leggermente speziato"....niente... insomma parlo sempre in arabo!
Allora cominciamo dalle origini, magari ci capiamo meglio :-D!

Il suo nome è di origine Turca e significa " orzo bollito" in realtà è per l'appunto grano integrale spezzato, le notizie di quasto alimento risalgono addirittura ai Babilonesi ed agli Ittiti.
Si tratta di grano duro germogliato, che subisce un particolare processo di lavorazione. I chicchi di frumento vengono cotti al vapore e fatti seccare, poi vengono macinati e ridotti in piccoli pezzetti.
oppure vi è la variante a crudo dove i chicchi vengono semplicemente selezionati e sminuzzati a freddo. Il macinato è più spesso e richiede, per l’utilizzo in cucina, di una bollitura di almeno 15-20 minuti

E' una buona fonte di fibre buone per regolare l'intestino e aumentare la sensazione di sazietà , sali minarali come potassio e fosforo, vitamine del gruppo B , anche se in cottura diminuiscono drasticamente perchè termosensibili, ferro ( consigliato ad anemici e donne in gravidanza)  e proteine, ovviamente essendo grano apporta una alta percentuale di carboidrati, ma non è ipercalorico,  100 gr di prodotto equivalgono a 350 kcal.

COTTURA:
Di solito basta seguire le istruzioni riportate dietro alle confezioni che oggi potete tranquillamente trovare anche nei supermercati ( per esempio io lo compro all'Esselunga) e non più solo nei negozi Bio.
Comunque vi scrivo qualche suggerimento:
se acquistate il bulgur integrale crudo a lavorazione più fine  dovete aggiungere, ad una data quantità di alimento, il doppio in volume di  acqua bollente. A questo punto basterà attendere 20-25 minuti affinché i granuli del cereale assorbano l’acqua.

Potete cuocere anche come con metodo Pilaf o semplicemente come il risotto, aggiungendo poco alla volta brodo.
La mia versione è tipica mediterranea, vegana , con  piante aromatiche e cipolla di tropea,  ma potete aggiungere mozzarella, tonno, salmone affumicato, gamberetti, altre verdure come zucchine...insomma spazio alla fantasia ed al gusto!

Ora che ne sappiamo un po' di più mettiamoci a spadellare!

INGREDIENTI:
per 6 persone

  • 370 gr di burghul ( 2 tazze )
  • 420 gr di acqua ( 4 tazze) 
  • 500 gr di pomodorini ( pachino)
  • 300 gr di ceci lessati
  • 200 gr di fagiolini lessati
  • olio 4 cucchiai abbondanti
  • sale qb
  • basilico qb
  • timo qb
  • origano qb
  • erba cipollina ( facoltativa) qb
  • succo di un limone
  • 1 cipolla fresca di tropea
  • una manciata abbondante di capperi 
  • una decina di olive verdi denocciolate
PROCEDIMENTO :
In una pentola dal fondo spesso versate l'acqua necessaria, portate ad ebollizione , salate e versate il grano .
Spegnete il fuoco, coprite con un coperchio e lasciate riposare per circa 15/20 minuti.
Passato il tempo troverete che il burghul si sarà gonfiato , avrà assorbito tutta l'acqua, a questo punto sgranatelo con una forchetta, mettetelo in un recipiente capiente e cominciate a condire con olio evo ed il succo di limone.

Mescolate bene il tutto, aggiungete i pomodorini tagliati in 4, i capperi, le olive tagliate a pezzettini, i ceci lessati , i fagiolini lessati tagliati a pezzettini, le erbe aromatiche magari tritate leggermente, la cipolla fresca tagliata sottile.
Mescolate  per bene , assaggiate e nel caso aggiustate di sale, un suggerimento è quello di fare un primo strato di burghul , i condimenti, poi un altro strato di burghul ed infine il resto del condimento così non farete fatica ad amalgamare bene.
Lasciate riposare per qualche ora in modo da far insaporire, poi servite freddo , ottimo per l'estate, anche con una spolverata abbondante di prezzemolo.
Che dite , vi gusta?
Buon appetito!

martedì 24 novembre 2015

RISOTTO ALLA ZUCCA

 
Continua la sagra della zucca, ma come si fa a non usarla in questa stagione .... è la regina della tavola! Dolce e colorata, ricca di sali minerali e povera di calorie...golosa con gli abbinamenti giusti!
Questo risotto l'ho imparato da  Big Mama Orsa, nonna Ada, che con amore  cucina questo piatto  per accontentare tutti e Margherita chiede sempre il bis! 
La mia presentazione è stata ispirata da una mamma fantastica che ho conosciuto all'asilo e che ama cucinare per le sue bimbe! Grazie Manuela Ravenna!
Per 4 Persone
INGREDIENTI:
  • 1,5 LT brodo vegetale 
  • 250 GR RISO CARNAROLI
  • 10 GR BURRO PER IL SOFFRITTO + 30 PER LA MANTECATURA
  • 1 CUCCHIAIO DI OLIO evo
  • 1/2 CIPOLLA
  • 250 GR ZUCCA PULITA "DELICA"
  • 40 GR PARMIGIANO o GRANA PADANO 
PROCEDIMENTO:
In una padella larga e non molto alta far sciogliere i 10 gr di burro assieme al cucchiaio di olio , rosolare la cipolla tagliata fine fine, appena sarà appassita tostare il riso assieme alla cipolla fino a quando i chicchi diventano trasparenti.
A questo punto aggiungere la zucca tagliata a pezzettini, mescolare per due minuti e poi coprire il riso con il brodo vegetale ( io lo faccio classico con carota cipolla e sedano, un pizzico di sale cotto per almeno 1/2 ora a fuoco lento  ma se avete fretta potete usare un dado bio)
La mia mamma mi ha insegnato a farlo tirare e a mescolare in continuazione, appena il liquido si ritira io compenso con un mestolo di brodo, avanti così per circa 20 minuti, assaggiate e se è cotto al punto giusto spegnete il fuoco, aggiungete il restante burro, il formaggio, mantecate aggiustate di sale se necessario e lasciate coperto per due minuti.
Servire il risotto all'onda cremosa magari con delle cialde di parmigiano oppure direttamente in una coppetta realizzata di cialda di formaggio come ha fatto Manuela...e buon appetito!!!!




La mia mamma mi ha insegnato a farlo tirare e a mescolare in continuazione e così io faccio, appena il brodo si ritira io compenso con un mestolo di brodo, avanti cos' per circa 20 minuti, assaggiate e se è cotto al punto giusto spegnete il fuoco, aggiungete il restante burro, il formaggio, mantecate mescolando e lasciate coperto per due minuti.
Servire il risotto all'onda cremosa magari con delle cialde di parmigiano oppure direttamente in una coppetta realizzata di cialda di parmigiamo come ha fatto Manuela...e buon appetito!!!!


PRESENTAZIONE DI MANUELA RAVENNA 
grazie per l'ispirazione !



sabato 16 maggio 2015

HUMMUS DI CECI E PEPERONI - vegano- gluten free



L'hummus è una tipica crema di ceci preparata dai popoli del Medio Oriente, oramai esportata in tutto il mondo ha davvero una resa fantastica con pochi e semplici ingredienti. inoltre, come in questo caso , potete arricchirlo e colorarlo aggiungendo verdure cotte frullate o sostituendo i ceci con altri tipi di legumi.
Ricca di proteine vegetali abbinata magari a delle piadine fatte in casa, oppure al pane arabo, alla pita greca o a del buon pane , farete il pieno di sostanze indispensabili per la struttura del nostro organisnmo ( abbinamento fondamentale per vegetariani e vegani).
La ricetta tradizionale prevede anche l'utilizzo di spezie come il cumino e la paprica, io uso solo un pochino di cumino, ma ben venga la paprica dolce se ne avete in casa.
Quando lo preparo di solito ne produco una discreta quantità , si mantiene in frigorifero per 2 giorni ma in casa viene regolarmente spazzolato.
Andiamo ad incominciare :

Per 6/8 persone
INGREDIENTI:
  • 800 GR CECI LESSATI ( anche in scatola, io scelgo bio)
  • succo di 2 limoni
  • 5 cucchiai di olio di oliva extravergine
  • 2 spicchi di aglio
  • 1/2 cucchiaino di cumino in polvere
  • sale q.b.
  • 2 GROSSI PEPERONI
PROCEDIMENTO:

Mettete i peperoni interi e  lavati in una teglia, infornate per circa mezz'ora a 200° ricordandovi di girarli su tutti i lati in modo che si abbrustoliscano bene.
Una volta che la pelle esterna sarà ben bruciacchiata, toglieteli dal forno, metteteli in un saccetto di carta magari quelli del pane oppure sigillateli nella carta da forno per 10 minuti circa. Questo passaggio servirà per spellarli in un attimo.
Nel frattempo in un mixer abbastanza grande ( per questa quantità altrimenti potete dimezzare le dosi ed usare un mixer piccolo), unite i ceci, il succo di limone, l'olio evo, l'aglio, il cumino ( anche la paprica dolce se ne avete) due prese generose di sale ed infine i peperoni spellati e privati dei semi.
Frullate il tutto fino a formare una bella crema, se vedete che rimane troppo grumoso ed asciutto potete aggiungere un cucchiaio di acqua tiepida e continuare a frullare.
Assaggiate, aggiustate di sale e servite accompagnato da crostini , piadine, per farcire panini etc... Piatto assolutamente consigliato in tutte le stagioni  e devo dire che in estate lo si apprezza ancora di più!

Suggerimento:
Preparate qualche peperone in più, dopo averli spellati li potete mettere in un vassoio con olio e delle fettine di aglio, lasciarli insaporire per un giorno ed usarli in questa ricetta, i rimanenti possono essere gustati come contorno o antipasto, saranno saporitissimi.
Se volete la ricetta classica basterà omettere i peperoni ;-) , oppure volete variare il gusto, aggiungete barbabietole, spinaci o zucca...la fantasia in tavola non ha limiti!