sabato 29 ottobre 2016

FRUTTA SPAVENTOSA - HAPPY HALLOWEEN !

 

Per me migliore festa non c'è , adoro spettri, vampirelli, fanstasmini e le zucche decorate, i bambini si divertono tantissimo a creare dolcetti spaventosi,truccarsi da mostri e la tradizione di casa Grizzly vuole che per tutta la settimana si guardi dvd ispirati al tema di Halloween , si parte da "La sposa cadavere" a "Beetle Juice", "Casper", "Hotel Transilvania", "Coraline", P"aranorman", "Monster House", "Troll Box" ma il nostro preferito rimane Nightmare before Christmas che in realtà guardiamo tutto l'anno!
Decoriamoil portico e ci prepariamo a dolcetto o scherzetto, quest'anno la piccola Orsetta spero sia esente da bronchiti e influenze varie così potrà realizzare il suo desiderio di bussare alle porte di quartiere e fare la fatidica domanda "DOLCETTO O SCHERZETTO?" 
Nel frattempo vi propongo una merenda leggera prima della giornata delle caramelle ma sempre a tema "spaventoso" che farà divertire i piccoli di casa ed i loro amichetti.
Bastano pochi ingredienti per questa che non è prorpio una ricetta ma solo un'idea da realizzare assieme ai vostri bimbi:

4 PORZIONI
 
INGREDIENTI:
  • 5/6   BISCOTTI TIPO PAN DI STELLE
  • 2 BANANE
  • 4 CLEMENTINE
  • UN GAMBO DI SEDANO FESCO
  • QB CIOCCOLATO FONDENTE
PROCEDIMENTO: 

 
Preparate la finta terra pestando i biscotti in un sacchetto di plastica alimentare sbriciolandolo per bene.
Disponete le briciole su un piatto da portata senza schiacciarlo o pressarlo , deve dare l'idea di un terrisccio smosso .



Zucche:
Sbucciate le clementine, tagliate dei pezzettini di sedano ed infilateli nel centro del frutto  intero

 
Fantasmi :
Sbucciate anche le banane tagliatele a metà e dopo aver sciolto un pocino di cioccolato fondente potete creare gli occhi e la bocca  con una normale siringa da puntura senza ago ( se non avete la familiarità con la creazione di mini saccapoche di carta da forno).

 
Adesso potete assemblare disponendo come più vi piace la frutta mostruosa per una merenda sana e divertente!

Happy Halloween!!!
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sabato 22 ottobre 2016

BACCALA' ALLA GHIOTTA



Baccalà, merluzzo, stoccafisso...molti vestiti per questo prezioso pesce azzurro, una volta piatto povero mentre oggi il costo non è così di poco conto.
Si definisce come "Baccalà" quando il pesce  ha subito un processo di salatura per la lunga conservazione, mentre lo stoccafisso si ottiene dall' essicazione  all'aria fredda del nord Europa, il merluzzo nordico  è il pesce che da origine a tutte e due le preparazioni.
Ma torniamo a questa ricetta. davvero di facile esecuzione , molto gustosa , per un secondo saporito in compagnia di un buon bicchiere di vino!
Ho assaggiato questo delizioso  piatto a casa dei miei cognati Massimo e Michela , di loro compleata invenzione, è stato un seuccessone , tant'è che ho voluto sapere ogni dettaglio per riprodurlo anche a casa e loro , generosamente, mi hanno accontentato.
Ed eccola qui la ricetta da conservare e ripetere all'infinito!

PER 4/6 PERSONE
INGREDIENTI:
  • 800 gr di BACCALA' già ammollato e dissalato
  • 100 gr di pan grattato
  • 200 gr di pomodorini tagliati a pezzetti
  • 4 cucchiai di olio evo 
  • un cucchiaio colmo di capperini sottoaceto
  • una bella manciata di olive taggiasche o verdi tagliate a pezzettini
  • sale qb
  • olio evo per condire
  1. Se acquistate il baccalà già ammollato ( ovvero che ha già subito dei bagni continui in acqua dolce corrente) basterà sciacquarlo un ultima volta, controllare eventuali lische residue e spinarlo aiutandovi con una pinzetta tastandone bene la polpa con le dita. 
  2. Se invece lo trovate ancora asciutto, dovrete tenerlo a bagno almeno per una notte , di seguito lasciarlo in una bacinella  sotto l'acqua corrente per un giorno,in total e due giorni di ammollo!
PROCEDIMENTO: 
Una volta reidratato, ammollato e dissalato, con una pinza spinate il pesce aiutandovi a trovare le lische tastando la polpa con i polpastrelli. 
Ricavate dei pezzi di pesce  di almeno 5 cm, o comunque belli "cicciotti" anche perchè poi alcuni si sfalderanno , asciugate bene con carta da cucina in modo da eliminare l'acqua in eccesso ed impanate con un leggero strato di farina.
In una padella antiaderente, abbastanza larga, versate 4 cucchiai  abbondanti di olio evo,  rosolatevi il baccalà per un paio di minuti circa.
 

In un'altra teglia antiaderente  tostate il pangrattato senza olio avendo cura di   rimestarlo continuamente  fino a completa doratura.

Una volta dorato  levatelo delicatamente dalla padella ed adagiatelo in una teglia o pirofila da forno che avrete ricoperto di un leggero strato di pan grattato..

Distribuite metà dei pomodorini  e metà dei capperi tritati sulla superficie della teglia di baccalà, salate leggermente e condite  con un filo di olio, ricoprite con metà il  pane grattato e tostato.
Ripete la stessa operazione fino al termine degli ingredienti.
concludete con un ultimo giro di olio evo.





 
Infornare a 180° per mezz'ora circa.
Servire tiepido accompagnato da un buon vino bianco strutturato come il donna Fugata oppure un vino rosso mandorlato come il nero d'Avola ....cin cin e buon appetito!

venerdì 7 ottobre 2016

TORTA MAGICA FARCITA ALLA NOCCIOLATA ( SIMIL NUTELLA) - SENZA BURRO CON ZUCCHERO DI CANNA

Una magia...si una vera magia, semplice ma sorprendente, a prima vista dalla foto può sembrare una torta classica tagliata e farcita, invece non è così! La torta esce dal forno bella e pronta, già con la farcitura PERFETTAMENTE NEL MEZZO senza finire sul fondo, niente sbriciolature o impedimenti a spalmare creme o marmellate con il rischio di impasticciare cucina e rompere magari la base.
Non ci credevo che il risultato fosse così perfetto, ma una volta provata non la lascerete più neppure voi!
Il trucco? Cuocere una metà di impasto per circa 15 minuti, togliere dal forno, spalmare la nostra farcitura preferita, coprire con il resto dell'impasto e finire di cuocere fino a perfetta doratura.
Nel web ne circolano mille versioni, io mi sono ispirata a quella di Mysia, ovviamente apportando le modifiche che si addicono meglio ai gusti di "casa Grizzly", ma è davvero una torta eclettica, sicuramente potete utilizzare un ripieno di marmellata o crema pasticcera, io vorrei sperimentate ricotta e gocce di cioccolato, largo alla fantasia!
I bambini l'hanno adorata, rimane morbida e golosa, con la nocciolata Rigoni diciamo che è impossibile non fare il bis.
Questa torta mi è stata espressamente richiesta dalla mia piccola orsetta che, ahimè, si è beccata una brutta laringite con febbrona cattiva.
La colazione è stata una festa, primo perchè la febbre è quasi sparita, inoltre, senza burro e con zucchero di canna grezzo bio, le ha dato la giusta energia con il sorriso sporco di cioccolato!
Basta uno sbattitore elettrico e la magia è a portata di mano!
  
stampo da 24 cm
INGREDIENTI:
  • 4 uova
  • 170 gr zucchero di canna grezzo ( BIO ESSELUNGA PERCHè è IN CRISTALLI PICCOLI)
  • 80 ml di olio DI SEMI ( GIRASOLE)
  • 100 ml di latte
  • 160 gr farina 00
  • 40 gr fecola di mais
  • 200 gr di nocciolata rigoni ( simil nutella) oppure marmellata o crema.
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • vanillina o scorza di un limone
PROCEDIMENTO:
In una ciotola sbattete le uova intere con lo zucchero fino a renderle spumose e gonfie.
Aggiungete l'olio di semi a filo, come se montaste una maionese, la scorza di limone o la vanillina.


Unite la farina , la fecola ed il lievito precedentemente setacciate, al composto di uova, sbattete un minuto e poi aggiungete il latte ssempre versandolo a filo e condinuando a abattere.


Versate metà del composto in una tortiera da 24 cm a cerniere , imburrata ed infarinata, oppure foderata di carta da forno
 
Cuocete con forno statico a 180° per 15 minuti cisrca, quando vedrete che la superficie sarà solida levate dal forno e cospargete con la farcitura preferita,
 
 
 
ricoprite con l'impasto rimasto e finite di cuocere sempre a 180° per circa 20 minuti ( ogni forno ha tempistiche diverse, il mio per esempio ha una forte cottura in alto quindi devo spesso ricoprire la torta con un foglio di carta stagnola nelle ultime fasi per non farla bruciare in superficie)
Appena la vedrete solida e dorata e lo stecchino risulterà senza impasto, sfornatela e lasciatela raffreddare.
Cospargete di zucchero a velo,tagliate la prima fetta e...magia ! Ecco il ripieno morbido e goloso!

lunedì 3 ottobre 2016

RISOTTO ALL'UVA E SALVIA - gluten free - vegeteriano




E' vero che chi ama la buona cucina ama anche sperimentare piatti nuovi, in questo caso la fonte di ispirazione è stato un giornale della catena Esselunga del geniale Dott. Caprotti che proprio oggi saluta gli affetti terreni per oltrepassare, con i sui 90 anni, il fiume Acheronte.
Ma passiamo a qualche aneddoto della famiglia Grizzly: Essendo di origine lombarda io e Big Mama abbiamo il riso ed il burro che scorre nelle vene ( non parliamo però poi di stipsi e colesterolo alto!), per questo spesso sulla tavola proponiamo , oltre che l' amata polenta, dei bei piatti di risotto fumante.
Molti dei miei amici a tal proposito  conoscono lo scheletro nell'armadio di Papà Grizzly e del suo passato nell'Esercito Italiano, quando ancora era obbligatorio fare un anno di leva in caserme improbabili dove si insegnava il bullismo all'ennesima potenza e la sottimissione senza remore. Beh si dà il caso che Papà Orso sia stato assegnato al servizio mensa , notando alcune "piccole" pecche nei rifornimenti ( tipo carne scaduta degli anni '60 ) con risultato che il rancio dei cadetti era composto da  "cibo da guerra", nel senso che neppure durante la prima e la seconda guerra mondiale nelle trincee poteva essere consumata una roba così putrida, ma il nostro eroe serviva i colonelli ed i ranghi alti...beh lì le cose erano diverse , prodotti di qualità che regolarmente sparivano nei borsoni dei graduati, famiglie che si ingozzavano a spese del cittadino e che avevano la spesa assicurata per tutto il mese.
Diciamo che i cuochi hanno cercato di portare la barca pari....vi parlo di un famosissimo risotto alla milanese servito da Papà Orso alla tavola dei capi , risotto di color  giallo paglierino ma a donare quella sfumatura  non era stato di certo lo zafferano....E mi fermo qui .
Lo hanno mangiato.

Adesso come faccio a proporvi il mio? Su su che questa era una leggenda metropolitana , dimentichiamo il passato e concentriamoci su questo primo che armonizza il salato del parmigiano con la dolcezza dell'uva, spiccando il volo con il sapore deciso della salvia.
Pochi ingredienti e di stagione , farete un figurune !

per 4 persone
INGREDIENTI:
  • 300 gr di riso Vialone Nano o Carnairoli o San'Andrea
  • 300 gr di uva bianca ( preferibilmente senza semi , altrimenti abbiate la pazienza di levarli)
  • 1 scalogno
  • 1 dl di vino bianco secco
  • 1 lt di brodo vegetale
  • 60 gr parmigiano reggiano
  • 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 30 gr di burro per la mantecazione
  • salvia qb fresca o essiccata ( io preferisco il sapore di quella fresca)
PROCEDIMENTO:

Se volete utilizzare del brodo vegetale fatto  da voi dovete versare acqua fredda in una pentola con una cipolla grande mondata, una carota, del sedano ed un pizzico generoso di sale. fate cuocere a fuoco lento dalla bollitura per almeno 40 minuti.
Altrimenti preparatevi un brodo vegetale con un dado biologico senza conservanti e senza grassi aggiunti, di solito uso quello granulare Bio dell'Esselunga.
Spremete con uno schiaccia patate 100 gr di uva, il succo ottenuto lo unirete al vino.
In una casseruola larga versate i due cucchiai di olio evo, scaldate e fate soffriggere a fuoco dolce lo scalogno finemente tritato, fino a che  lo vedrete morbido e quasi traparente.
 
Aggiungete il riso e fate tostare bene continuando a mescolare per un paio di minuti con un cucchiaio di legno.

Unite il vino bianco ed il succo d'uva, fate evaporare, in seguito  aggiungete un paio di mestoli di brodo bollente e lasciate cuocere continuando a mescolare fino a completo assorbimento, procedete in questa maniera per 15 minuti, aggiungendo brodo e lasciandolo tirare continuando a mescolare.
 
A questo punto unite i chicchi d'uva precedentemente tagliati a metà in senso longitudinale, lasciatene una manciata da parte per la decorazione finale, versate l'ultimo mestolo di brodo , mescolate e quando il riso sarà cotto, spegnete il fuoco.
Mantecate aggiungendo il burro a fiocchetti ed il parmigiano grattugiato, mescolate e coprite la casseruola per un paio di minuti.
 
Servire con una una manciata di uva fresca e una spolverata di salvia tritata ( se fresca) o sbriciolata ( se secca) .
Un buon vino bianco come il Greco di Tufo e buon appetito!