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mercoledì 3 febbraio 2016

FRITTELLE DI RISO TOSCANE - senza glutine


C'era una volta una Giovane Orsa che si era iscritta alla facoltà di Scienze della Produzione Animale a Pisa , la sua ambizione era quella di diventare Veterinaria ( essendo Orsa) ed aveva iniziato a frequentare le lezioni di osteologia , biologia e matematica.
Nel periodo di Carnevale o per San Giuseppe , ogni volta che le capitava di passare per Corso Italia, sentiva profumo di frittelle...bomboloni, non era chiaro.
Così si fermò in quel bar pasticceria e vide dei piccoli bomboloncini in vetrina, ne chiese 5 erano davvero piccoli come delle noci.
Cosa sono? Chiese ingenuamente...Ma come non conosce le frittele di riso ?
No ma riparo subito,,,gnam...mmmhhhmmbuonignammgnam gnam.....e gnam!
Che fantastico incontro! 
Una bombetta piccina di riso cremoso, dolce , morbido e fragrante, esplosione di buonumore...ma chi ti ha inventato ??
Da allora ho sempre cercato la ricetta giusta e dopo svariate prove finalmente ho stabilizzato le dosi per una riuscita davvero simile se non uguale.
Non sono velocissime , però gli ingredienti sono semplici ed il tempo speso vale la pena perchè mangiate tiepide sono una botta di vita...in fondo il Carnevale è gioia e allegria e tutti i mali porta via!!!!!!

INGREDIENTI:
  • 350 GR DI RISO ROMA
  • 3 UOVA
  • 1/2 LT LATTE INTERO
  • 1/2 LT ACQUA
  • 100 ML PANNA LIQUIDA
  • 130 GR ZUCCHERO SEMOLATO
  • 1/2 BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI
  • 1 BUSTINA DI VANILLINA OPPURE UNA STECCA DI VANIGLIA
  • LA SCORZA DI DUE LIMONI  
  • PIZZICO DI SALE
  • OLIO DI SEMI PER FRIGGERE 
  • 20 GR DI ZUCCHERO A VELO
  • 5 CUCCHIAI DI MAIAZENA ( IN ALTERNATIVA FARINA 00)
PROCEDIMENTO:
Portare quasi a  bollore l'acqua con il latte e la panna, aggiungere il riso e cuocere per 10 minuti, passato questo tempo aggiungere lo zucchero semolato, la vanillina e la scorza di due limoni ( se usate la stecca di vaniglia potete aggiungerla subito all'inizio della preparazione ricordandovi di toglierla dopo i 10 minuti di cottura del riso)
Lasciare cuocere a fuoco dolce fino a che il riso avrà assorbito tutto il liquido , dovrà risultare bello morbido.
Lasciare raffreddare possibilmente per tutta la notte o comunque almeno un paio di ore. avendo l'accortezza di ricoprire il composto con la pellicola trasparente a contatto diretto.
Aggiungete al  composto freddo i  20 gr di zucchero a velo, mescolate bene.

Unite i tuorli , la maiazena ( o la farina) setacciata assieme al lievito.

 Montate a neve ben ferma gli albumi con un pizzico di sale ed unirli infine all'impasto di riso.
 



Adesso siete pronti a sporcarvi le mani?













Con un cucchiaio prendete un pochino di impasto ed aiutandovi con una spolverata di maiazena formate delle palline.
Nel frattempo scaldate l'olio e quando sarà a temperatura ( fate prova immergendo la punta di  uno stuzzicadenti, se inizieranno a formarsi delle bollicine intorno al legnetto, l'olio è pronto) ponete le palline nell'olio e friggete rigirandole fino a completa doratura, scolatele su carta assorbente, poi spolveratele con zucchero a velo o con zucchero semolato.











Mangiatele tiepide sono superlative! Anche fredde eh!
Io le ho persino scaldate al micronde il giorno dopo :-D!
A Caarnevale provate anche le chiacchiere !
Se ve lo state chiedendo la Giovane Orsa non è diventata Veterinaria ,  però ha preso un master in  golosità :-D!

lunedì 1 febbraio 2016

CHIACCHIERE , CENCI , FRAPPE, BUGIE... chiamatele come volete!

 
Pepepepepepeeeeeeeeeeeeee pepepepepepeeeeeeeeeeeeeeeee pepepepepepepeeeeeeeeeeeeeee meeeee amigo Charlieeeee 
Non sono impazzita, forse sì , ma a Carnevale ogni scherzo vale!
Si fa festa , si balla , si canta, ci si maschera...Orsetta in prima linea!
SI FRIGGEEEEEE!!
Non c'è Carnevale in casa se non si friggono le chiacchiere, le frittelle di riso e le frittelle come le faceva la mia nonna Franca con le uvette.
Quindi iniziamo con le classiche , fragranti , che esplodono in bocca lasciandoti la faccia coperta di zucchero a velo...Siori e Siore le Chiacchiere!!
Ricetta di famiglia , con una piccola variante , si usava zucchero semolato in casa nell'impasto ma ora io uso quello a velo perchè la pasta rimane ancora più facile da stendere...certo io stendo a mano con il mattarello, impresa abbastanza faticosa per renderle sottilissime, ma per voi gente moderna c'è sempre la possibilità dell'ausilio della macchinetta che tira la pasta!
Margherita si diverte a tagliare le strisce con l'apposito rullo per i ravioli, insomma ce n'è per tutti!
Per circa 24 chiacchiere medie ( 4 persone)

INGREDIENTI:
  • 140 gr FARINA 00
  • 1 UOVO INTERO
  • 20 GR ZUCCHERO A VELO vanigliato ( o semolato + 1/2vanillina)
  • 1 cucchiaio abbondante di grappa o di un liquore a piacere
  • buccia di arancia grattugiata se piace 
  • 15 gr di burro morbido
  • olio di semi per friggere ( io un litro di girasole)
  • zucchero a velo per guarnire
PROCEDIMENTO: 
In una ciotola unire tutti gli ingredienti amalgamare, trasferire l'impasto su un piano da lavoro ed impastare energicamente con le mani fino ad ottenere un bel panetto omogeneo e sodo.

Avvolgere il panetto nella pellicola alimentare e lasciare riposare l'impasto per una mezz'ora abbondante.
Tagliate una parte d'impasto ed iniziate a stendere con il mattarello su carta da forno, per non utilizzare troppa farina, oppure con la macchina per la pasta.

Nel primo caso dovete arrivare ad uno spessore molto sottile , tanto da essere trasparente, nel secondo caso troverete lo spessore più piccolo direttamente sulla macchina.
 

Tagliate con un coltello o con il rullo frangiato che si usa per i ravioli, delle pezze di sfoglia più o meno rettangolari ma potete farle come volete.
 
 
Potete avvitarle una volta tagliate oppure lasciarle piatte.
Friggetene due o tre alla volta in olio abbondante e  ben caldo, possibilmente di semi perchè rimane più leggero al palato ed i dolci risultano meno unti.
 
Una volta ben dorate da entrambe le parti, scolate le chiacchiere e lasciatele intiepidire su un foglio di carta assorbente , meglio se quelli gialli da friggitoria !
Disponetele su un vassio o piatto e cospargete la superficie di abbondante zucchero a velo.

Così leggere e friabili che una tira l'altra mannaggia.
In una scatola di latta si conservano bene per un paio di giorni...ma perchè diavolo  dovrebbero avanzarne???